IMPIANTO FORSU DI VIA NOVARA: PARTITI I LAVORI.

 

Da sinistra: Stefano Migliorini (Direttore Operations AEMME Linea Ambiente), Valerio Menaldi (Amministratore Unico Gruppo AMGA), Tommaso Cassata (Chief Operating Officer e Consigliere Delegato Asja Ambiente Italia)

e Olindo Garavaglia (Process Manager impianto Forsu Legnano).

 

Legnano - Hanno preso il via il 6 luglio scorso e termineranno entro la fine del 2021 i lavori per la realizzazione dell’impianto Forsu, che sorgerà in via Novara e sarà deputato alla trasformazione della FORSU (Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani) e degli sfalci vegetali in biometano e composto di qualità.  La progettazione, la realizzazione e la gestione dell’impianto sono affidate ad Asja Ambiente Italia S.p.A, l’azienda torinese che, insieme a Tecnologie Ambientali s.r.l. di Rimini, si è aggiudicata la gara indetta da AMGA Legnano S.p.A. a inizio 2017.

E’ un impianto all’avanguardia quello che Asja sta realizzando sull’area legnanese che sorge in prossimità dell’esistente piattaforma ecologica: per l’azienda torinese l’impianto di Legnano si aggiunge ai tre già operativi e agli altri due in costruzione sul territorio nazionale.

La convenzione, siglata il 9 ottobre 2017 tra Amga e Asja, prevede che Asja costruisca e gestisca per i prossimi 22 anni, dall’avvio del trattamento rifiuti, l’impianto legnanese. Quest’ultimo tratterà 52.400 tonnellate all’anno di rifiuti totali (40.000 di FORSU e 12.400 di sfalci verdi) e produrrà a regime 4 milioni di metri cubi di biometano l’anno, utili a soddisfare il fabbisogno di 2.857 famiglie, con un risparmio pari a 3.280 tonnellate di petrolio.

I rifiuti conferiti subiranno un trattamento di preselezione, seguito da un processo di digestione anaerobica, al termine del quale il biogas ottenuto verrà depurato e raffinato, diventando così biometano di alta qualità ed efficienza, che sarà immesso nella rete di trasporto SNAM. Il digestato, cioè la matrice non più degradabile derivante dalla digestione anaerobica, verrà invece stabilizzato e trasformato in compost di qualità.

Il processo non prevede alcuna combustione di rifiuto e l’impianto sarà dotato di un sistema di captazione e trattamento delle arie di processo per l’abbattimento delle emissioni odorigene.

Un iter lungo e complesso, quello che AMGA ed Asja hanno dovuto affrontare, sottoponendo il progetto al vaglio dei diversi enti preposti, (fra i quali Città Metropolitana di Milano, Comune di Legnano e Regione Lombardia), che alla fine hanno rilasciato il loro nullaosta.

Così come richiesto dalla Città Metropolitana in sede di valutazione tecnica, il progetto prevede anche la realizzazione di una strada complanare, che correrà parallela a via Novara, con l’obiettivo di sgravare tale arteria dal traffico diretto all’impianto e alla vicina piattaforma ecologica.

Il via libera dalla Città Metropolitana di Milano è dunque arrivato nell’agosto 2019: da allora si è provveduto all’ elaborazione del progetto esecutivo, che ha implicato una serie di adempimenti amministrativi e burocratici, curati da AMGA e Asja nel rispetto dei tempi, nonostante le difficoltà causate dall’emergenza Covid-19.

Attualmente la frazione organica raccolta nei 17 Comuni gestiti da AEMME Linea Ambiente viene inviata a impianti (selezionati tramite gara), ad un costo di circa 100 euro a tonnellata. Una volta che il nuovo impianto sarà operativo, ALA concorrerà a chiudere il ciclo dei rifiuti (in linea con i principi di economia circolare) e beneficerà anche di una riduzione del 32% della tariffa di conferimento, che scenderà infatti a 68 euro a tonnellata.

L’operazione FORSU targata Legnano è, insomma, una delle più importanti e innovative che la città abbia registrato nel corso degli ultimi vent’anni, con significativi benefici economici e ambientali per i cittadini.

 

TAGLIO DEL NASTRO BACIATO DAL SOLE: L'IMPIANTO FORSU E' REALTA'

Coronamento di un lavoro importante, il nuovo impianto va a creare un processo circolare che parte dallo sforzo quotidiano dei cittadini sul fronte della corretta separazione dei rifiuti e arriva a fornire al territorio compost di qualità e combustibile rinnovabile.

Legnano, 10 marzo 2022 -  Alla presenza del Sindaco di Legnano, Lorenzo Radice, del responsabile del Settore Energia della Città Metropolitana di Milano, Marco Felisa, dell’Amministratore Unico del gruppo AMGA, Valerio Menaldi, del Presidente di Asja, Agostino Re Rebaudengo e del Direttore Generale di Aemme Linea Ambiente, Stefano Migliorini e di Olindo Garavaglia, Process Managerè stato inaugurato questa mattina l’impianto legnanese dedicato alla produzione di biometano e di compost di qualità dalla digestione anaerobica della FORSU, ossia la Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani.

Progettato, realizzato e gestito da Asja Asja Ambiente Italia su concessione di AMGA e ALA, l’impianto si compone di due sezioni: una per la produzione di compost di qualità, che già dalle prossime settimane inizierà a ricevere la frazione verde raccolta nei 18 Comuni gestiti da ALA, e un’altra sezione dedicata alla produzione di biometano. Anche quest’ultima sarà avviata nelle prossime settimane, una volta completati i dovuti collaudi tecnici. Distinte tra loro, le due sezioni sono progettate per funzionare sia in modo autonomo sia in modo integrato. Il risultato è un sistema completo di trattamento e gestione del rifiuto.

L’impianto tratterà 52.400 tonnellate l’anno di rifiuti totali (40.000 di FORSU e 12.400 di sfalci verdi) e produrrà a regime 4 milioni di metri cubi annui di biometano, utili a soddisfare il fabbisogno di 2.857 famiglie, con un risparmio pari a 3.280 tonnellate di petrolio.

L’impianto Forsu rientra a pieno diritto in quel modello di economia circolare che ci siamo impegnati a realizzare sul nostro territorio – ha spiegato il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice– nell’ottica di non scartare i rifiuti valorizzare i rifiuti prodotti, bensì di valorizzarli. So perfettamente che la realizzazione di quest’opera è stata al centro di un dibattito che si è protratto per anni, ma voglio sottolineare come, nel tempo, grazie a un processo di ascolto e confronto, il progetto dell’impianto sia considerevolmente migliorato rispetto alla prima ipotesi in termini di attenzione all’ambiente e di efficienza. Questo non significa però che la nostra attenzione verrà meno: ci impegneremo, infatti, affinché le richieste di tutela ambientale e di mitigazione visivo-paesaggistica avanzate dal Consorzio Parco Altomilanese siano soddisfatte. Quest’opera costituisce un tassello importante della nostra politica dei rifiuti e ambientale: quindi, con quella porzione di territorio verde che è il Parco Altomilanese, deve convivere nel modo migliore possibile”.

Questa giornata- ha commentato Valerio Menaldi, Amministratore Unico del Gruppo AMGAcostituisce un approdo importante per il nostro Gruppo. La potenzialità di crescita della produzione di biometano è oggi parte integrante dello scenario proiettato, in rapida evoluzione, verso la transizione energetica, ossia il passaggio dall'utilizzo di fonti di produzione non rinnovabili a energie rinnovabili, meno inquinanti e più efficienti. Con l’inaugurazione di oggi, l’Italia sale a quota 16 impianti di questo tipo, a conferma di come questa tecnologia sia, ormai, matura. Non solo: in un futuro prossimo gli stessi saranno deputati a colmare quella carenza del sistema impiantistico dedicato agli Enti Locali che, se per le altre frazioni merceologiche (carta, vetro, plastica, metalli, etc) consente loro di realizzare l’economia circolare attraverso i canali e le filiere già esistenti, per la frazione organica presenta, appunto, maggiori difficoltà e prezzi spesso insostenibili per le piccole comunità locali”.

"Gli impianti di digestione anaerobica per la produzione di biometano e compost sono la soluzione tecnologica più avanzata per il recupero della frazione organica dei rifiuti urbani”, ha affermato Agostino Re Rebaudengo, Presidente di Asja. L’inaugurazione dell’impianto di Legnano oggi è la dimostrazione che possiamo rendere l’Italia energicamente più indipendente e pulita: produrre biometano e compost e applicare i migliori principi di economia circolare anche ai nostri rifiuti”.

Il taglio del nastro e la benedizione da parte di Monsignor Angelo Cairati, Decano e Prevosto di Legnano, hanno coronato una mattinata davvero gratificante, onorata dalla presenza dei sindaci del territorio.

 

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RASSEGNA STAMPA

Il Corriere della Sera

Il Giorno

La Prealpina

La Prealpina (bis)

La Prealpina (ter)

LegnanoNews

SempioneNews

Malpensa 24

Settenews

Settegiorni

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IMPIANTO FORSU, PARTITA L’ATTIVITA’ CON I PRIMI CONFERIMENTI DI  VERDE.

Legnano, 28 marzo 2022- Due settimane fa l’inaugurazione. Venerdì scorso (25 marzo), i primi conferimenti: il nuovo impianto legnanese per la produzione di biometano e compost di qualità dal trattamento della FORSU e degli sfalci vegetali ha cominciato la propria attività. Venerdì mattina alle 8 sulla pesa a ponte ubicata all’ingresso è, infatti, transitato il primo camion carico di verde: oltre 2 tonnellate di sfalci provenienti dal Comune di San Giorgio su Legnano. Nel corso della giornata sono stati effettuati altri conferimenti dal territorio di Legnano. Oggi, con la ripresa dell’attività, dopo la pausa del fine settimana, sono state superate le 40 tonnellate di verde. Questo materiale resterà stoccato all’interno del capannone (nel deposito dedicato, appunto, agli sfalci vegetali) sino all’8 aprile, data in cui si prevedono i primi conferimenti della Forsu, ossia della frazione organica dei rifiuti: da quel momento in poi potranno partire le lavorazioni. <<Mentre il digestato della frazione organica ha la funzione di “matrice principale”, il verde riveste il ruolo di “strutturante”- spiega l’ingegner Massimo Moda, responsabile dell’impianto- Viene, cioè, miscelato alla Forsu e tale miscela viene poi sottoposta ad un pretrattamento, finalizzato a rimuovere tutte le parti non compostabili>>.

Questo scarto, che in gergo tecnico viene definito “sovvallo”, ovviamente non può rientrare nei processi di lavorazione: viene, pertanto, ricoverato in appositi cassoni per essere poi avviato allo smaltimento finale. I test merceologici e le analisi chimiche che ALA ha effettuato in questo periodo su campioni di verde e di umido provenienti da tutte le piattaforme che gestisce (test e analisi che saranno ripetuti ogni sei mesi) sono proprio finalizzati a saggiare la qualità del rifiuto.

<<Il mese prossimo- riprende Moda- partiremo con l’inoculo del digestore, operazione che consiste nell’inserimento, all’interno dello stesso, di digestato prelevato da altri impianti già funzionanti. Tale digestato contiene, infatti, la flora batterica necessaria per attivare il processo biologico di digestione anaerobica e, quindi, la produzione di biogas>>.

IMPIANTO BIOMETANO: PARTE LA FASE DI DIGESTIONE ANAEROBICA

IMPIANTO FORSU LEGNANO- AVVISO AI CREDITORI

 

 

 

 

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